L’ordine dei Primati

0
1903

In questo contesto, quando parlo di Primati, non voglio intendere i record che si stabiliscono sulle piste di atletica leggera o sui circuiti di formula uno, ma di una categoria di organismi (si parla infatti di ordine dei Primati) meglio conosciuti in generale come scimmie. Facciamo un po’ di chiarezza e analizziamo la parola stessa Primate. Questa deriva dal latino primates (Linneus, 1758) che significa il migliore e comprende tre raggruppamenti: le Proscimmie, le scimmie Platirrine o del Nuovo Mondo e le scimmie Catarrine o del Vecchio Mondo. In quest’ultimo gruppo s’inserisce anche il genere Homo, cioè noi. Tutti appartengono alla classe dei MammiferiDove sono distribuiti i Primati? Le proscimmie attuali, in parte, le troviamo distribuite sul continente africano (Africa centro-meridionale e Madagascar) e, in parte, sono sul continente asiatico (Ceylon, India, Malesia, Borneo, ecc.). Da un punto di vista evolutivo sono, tra i Primati più primitivi. Infatti, la loro conformazione cranica ricorda quella di uno scoiattolo. Conducono una vita pressoché notturna (si possono notare gli occhi adatti a questo tipo di visione, orecchie grandi, presenza di vibrisse e di coda prensile).

La parola Platirrine significa scimmie dal naso piatto. Hanno un setto nasale ampio con la maggior parte delle specie dotate di coda prensile e sono diffuse principalmente nell’America centro-meridionale. Hanno abitudini arboricole.

Immagine correlata

 

Con le Catarrine indichiamo invece le scimmie con setto nasale stretto e narici dirette verso il basso. Questi tipi di Primati, al contrario delle platirrine, sono prevalentemente terricoli, quindi si sono adeguate a vivere anche sul terreno. In nessuna specie è presente una coda. Quali caratteristiche distinguono i Primati dagli altri Mammiferi?

Immagine correlata

Citiamone alcune: tutti i Primati, tranne il genere Homo, abitualmente si muovono su quattro arti. Tuttavia notiamo come gli arti posteriori abbiano prevalentemente una funzione di appoggio, mentre quelli anteriori sono decisamente prensili. Presentano un’eccezionale mobilità delle dita, in particolare l’indice e il pollice, quest’ultimo opponibile alle altre dita. Presentano unghie corte e piatte, anche se ci sono specie dotate di artigli. La maggior parte sono onnivori e per questo non hanno una dentatura con grandi canini e presentano una visione stereoscopica, cioè permette loro di avere una percezione della realtà a tre dimensioni, proprio come la nostra. Un’altra caratteristica importante, come fattore di distinzione dagli altri mammiferi, è il fatto di possedere un encefalo notevolmente sviluppato: questa encefalizzazione ha raggiunto la massima espansione lungo il percorso evolutivo nel genere Homo.

Articolo precedenteCome natura comanda
Articolo successivoIl Parco del Po
Salve a tutti! Mi chiamo Alessandro. La decisione di creare questo blog è nata da un'idea di mio cognato: mettere in rete i miei appunti universitari sulle tematiche ambientali e non, sotto forma di sito web personale. Con la passione per la divulgazione scientifica, ho deciso di scendere in campo affrontando questo percorso per un'informazione scientifica quanto più attendibile, lontano da quelle "verità assolute" che spesso vengono prese come baluardo inoppugnabile della Scienza. Gli argomenti sono a disposizione di tutti, soprattutto per un pubblico profano, che ha poca dimestichezza con temi di carattere scientifico, ma anche, (perché no), per chi è esperto e vuole leggere con piacere ciò che già sa. Il compito precipuo è la correttezza dell'informazione, primo perché è fondamentale per comprendere un argomento, secondo perché sto assistendo alla nascita di "ceppi virulenti" contro la Scienza che altro non fanno che creare confusione al vasto pubblico. Sperando che gli argomenti siano di vostro gradimento, auguro a voi tutte/i, buona lettura.