Che cosa s’intende per nubi? Sono aggregati di goccioline d’acqua o cristalli che si formano per il raffreddamento dell’aria a temperature al di sotto del punto di rugiada, quest’ultimo detto dewpoint.
Il punto di rugiada è sostanzialmente la temperatura dell’aria in cui c’è saturazione in condizioni di pressione e quantità di vapore costanti. Perché si possano formare delle nubi, sono necessari degli ingredienti, proprio come in una ricetta: umidità, polvere e temperatura giusta. Nelle zone dell’atmosfera in cui c’è una forte condensazione o sublimazione del vapore, si possono formare un numero enorme di goccioline d’acqua (fenomeno di condensazione)1 o cristalli di ghiaccio (fenomeno di sublimazione)2. Quando l’aria circostante si raffredda per la condensazione, le stesse masse possono innalzarsi di quota. Per far si che ci sia condensazione o sublimazione, l’aria deve saturarsi.
Anche le nubi hanno una classificazione ed è basata essenzialmente prendendo in considerazione altezza e forma. La classificazione internazionale distingue 4 famiglie suddivise in 10 generi:
NUBI BASSE (con limite medio fino a 2000 m, strati, nembi, stratocumuli)
NUBI MEDIE (con limite medio fino a 6000 m, altocumuli, altostrati)
NUBI ALTE (con limite medio oltre i 6000 m, cirrocumuli, cirrostrati, cirri)
NUBI A SVILUPPO VERTICALE (cumuli, cumulonembi)
Stratocumuli
Altostrati
Cirrocumuli
Cumulonembi
Le formazioni temporalesche sono condizionate sostanzialmente da due ingredienti: un considerevole strato di aria umida e un meccanismo che sollevi l’aria in alta quota.
Che cosa sono in sostanza i temporali? I temporali sono sostanzialmente delle perturbazioni con formazione di lampi e fulmini associati a precipitazioni piovose anche di carattere intenso che si sviluppano in quella categoria di nubi dette cumulonembi. Si può dire che un temporale è una enorme “macchina termica” in cui il calore latente trasforma l’energia potenziale in energia cinetica che fa muovere le masse d’aria.
Quanto può essere intenso un temporale? Dipende da quanta energia latente viene convertita e con quanta rapidità. Gioca un ruolo decisivo il tasso di umidità (oltre il 75%) e le masse d’ aria ascendenti che trasferiscono in alta quota enormi quantità di vapore acqueo.
Come si formano i temporali? Attraverso tre percorsi: c’è una fase di formazione, una di maturità, una di dissolvenza. Nello sviluppo la nube in formazione (chiamata anche cella temporalesca) è più calda dell’aria circostante e tende a salire verso l’alto, creando una struttura verticale a torre che somiglia a un gigantesco cavolfiore. Mentre La cupola assume colori di un bianco intenso, la base si fa grigiastra. per via del livello di condensazione. Internamente si vanno accumulando enormi quantità di goccioline d’acqua e di aghi di ghiaccio, questi ultimi originati dalla condensazione del vapore stesso. Nella fase di maturità, il temporale può raggiungere la sua massima intensità e la nube può raggiungere altezze di circa 12km. Nell’ultima fase, le correnti ascensionali vengono rimpiazzate da quelle discendenti, più tranquille, la colonna d’aria che scende raffredda l’aria circostante e la nube lentamente si dissolve lasciando spazio al bel tempo.
1 Per condensazione s’intende un passaggio di stato, più precisamente quando una sostanza passa dalla fase gassosa a quella liquida.
2Per sublimazione intendiamo un passaggio di stato, più precisamente quando una sostanza passa dalla fase solida a quella gassosa senza passare dallo stato liquido.