La presenza di ossigeno libero ai primordi della Terra è confermata dalla presenza delle cosiddette formazioni ferrose a bande (dette in gergo tecnico banded iron formations). Tutto il ferro presente sul nostro pianeta ferrose si sarebbero formate fra i 3,5 e 2 miliardi di anni fa. Con modalità stratificata, hanno uno spessore che va da un millimetro a un centimetro. Il ferro, sotto forma di granuli di ematite, si deposita come F2O3 e spesso di magnetite F3O4 dando una tonalità rossa più o meno evidente.
Ma come si è formato il ferro? Sicuramente la circolazione delle acque marine ha giocato un ruolo importante soprattutto in presenza di fenditure, in particolar modo in corrispondenza delle dorsali sottomarine. Si ritiene che la precipitazione degli ossidi ferrosi siano una conseguenza del processo di fotosintesi operata dai microorganismi dell’epoca: i cianobatteri. Si tratta di alghe azzurre anaerobiche in grado di produrre ossigeno (che poi altro non era che prodotto di scarto del metabolismo). Questi, quando hanno cominciato a rilasciare ossigeno in atmosfera e negli oceani, hanno dato luogo a reazioni chimiche tali da far precipitare gli ossidi di ferro: 4FeO2 + O2 = 2Fe2O3